Una delle domande più frequenti che le aziende si pongono riguarda la durata della conservazione obbligatoria delle fatture cartacee. In Italia, secondo quanto stabilito dalla normativa fiscale, le fatture – sia attive che passive – devono essere conservate per almeno 10 anni. Questo vale anche nel caso in cui l’azienda abbia adottato un sistema digitale: la versione cartacea va mantenuta integra fino a quando la sua conservazione elettronica non sia pienamente a norma.
È importante ricordare che la conservazione delle fatture non riguarda solo eventuali controlli fiscali, ma anche esigenze civilistiche o contabili, ad esempio per la tutela in caso di contenziosi. Distruggere un documento prima dei termini previsti potrebbe comportare sanzioni o complicazioni legali.
Una volta trascorsi i termini di legge, è fondamentale eliminare correttamente le fatture cartacee per tutelare la privacy e i dati aziendali. Affidarsi a un servizio di distruzione documenti certificato garantisce lo smaltimento sicuro, tracciabile e conforme alle normative vigenti. Meglio non rischiare: quando si parla di documenti sensibili, la sicurezza viene prima di tutto.